Partendo da Sassari, in direzione di Cagliari lungo la Statale 131 svoltiamo, dopo circa 15 km, in direzione di Olbia al bivio con la provinciale 597. Qui, ad appena 1 km dal bivio, troviamo la nostra meta di oggi.

L'avvicinamento è sicuramente suggestivo; in mezzo alla pianura di Codrongianos, circondata da monti di granito in direzione nord-ovest, si erge la basilica dedicata alla S.S. Trinità di Saccargia.

La vista posteriore da sinistra mostra i resti, portati alla luce di recente, di quello che era il monastero dei frati camaldolensi che eressero la basilica nel 1117. E proprio le dimensioni del monastero nei confronti di quelle della chiesa rendono evidente come i frati stessi fossero assai ricchi e potenti. Ancora una curiosità riguardante il campanile: la sua altezza è pari alla lunghezza della chiesa, come potete anche constatare dalla pianta della basilica.

Il particolare del portico, che ingentilisce la facciata, mostra come questo sia stato eretto in epoca successiva: non tornano, infatti, gli strati delle pietre di calcare e basalto che lo compongono con quelli della chiesa sia nell'alternanza di colori che nell'altezza delle pietre stesse.

L'interno della chiesa, come si è detto composto da una sola alta e stretta navata e da un corto transetto, pur nella sua semplicità, e forse anzi soprattutto per questo, ammutolisce il visitatore e lo suggestiona con il suo silenzio, le sue penombre e la vista delle splendide capriate in legno perfettamente conservate dopo l'unico restauro subito dalla chiesa nel 1894.

Nell'abside troviamo l'unico elemento pittorico presente nella basilica: l'affresco risalente al 1300, mai restaurato e comunque ancora ben conservato, nei tre strati che lo compongono esalta l'elevazione dello spirito dell'uomo dalle cose terrene, rappresentate da scene della vita del Cristo poste in basso nel dipinto, attraverso la parola della Chiesa, rappresentata dai 12 Apostoli presenti nella fascia di mezzo, fino allo splendido Cielo di Serafini ed alla Beatitudine di Dio rappresentato giustamente da un'immagine della Trinità.

Le due immagini a lato sono tratte rispettivamente dai due lati del transetto. In quello di sinistra, sulla strada che ci porta alle scale del campanile, incontriamo una splendida statua lignea della Vergine con Bambino, in quella destra troviamo una riproduzione di alcuni dettagli dell'affresco dell'abside.